Bologna, 58 A.D. – Lettera da Gianmarco, Roberto e Christopher

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Bologna, 58 A.D.

A.D. non sta a significare Anno Domini, ma Arresti Domiciliari. 58 sono i giorni trascorsi fino ad oggi. A.D. si può trasformare anche in O.D. dalla prospettiva dei compagni che invece si trovano costretti ad obbligo di dimora.

La repressione assume misure differenti: da chi viene condotto in carcere a chi è costretto a ritirarsi in casa entro una certa ora. Purtroppo sono molti i compagni che ne subiscono le conseguenze. La repressione non è altro che violenza e tempo sottratto alle nostre vite. Forse raccontare questo tempo potrà rivelarsi utile tanto a noi che subiamo questa privazione, quanto a chi, con sguardo critico, cerca quotidianamente un’alternativa possibile all’esistente e alla sua tristezza.

Io mi chiamo Roberto, io mi chiamo Gianmarco, io mi chiamo Christopher. Siamo attivisti politici del Tpo e di Làbas. Siamo persone differenti, con un’età differente e dei percorsi di vita differenti. Siamo accomunati da anni dalla passione politica che ci divora, condividiamo l’amore e la rabbia della nostra epoca. In questi giorni ci stiamo sentendo spesso fra di noi poiché ci troviamo agli arresti domiciliari per uno stesso procedimento. Un procedimento giudiziario che riguarda i fatti di ottobre 2014, quando in due occasioni differenti cortei partecipati da centinaia di persone praticarono antifascismo e difesa dei diritti nelle centralissime strade di questa città. Altri due compagni, Domenico e Tommaso, sono stati colpiti per questi stessi episodi dall’obbligo di dimora nelle città di residenza.

Scriviamo queste righe non tanto per sentirci vittime, quanto per interrogarci intorno al significato e all’utilizzo di queste misure. In questi giorni i controlli di polizia e carabinieri sono stati a dir poco invadenti. Abbiamo subito una media che oscilla fra i due e i quattro controlli giornalieri. Poi notifiche, controlli in casa e nei luoghi di lavoro durante le poche ore concesse, nonostante figli, studi, lavoro, attività, salute e altro di cui necessitiamo per vivere. Imbarazzante l’alternarsi per gioco di polizia e carabinieri che effettuano lo stesso controllo salutandosi fra loro nella tromba delle scale. Fastidioso essere svegliati alle due di notte e poi di nuovo alle tre. Rabbioso subire due controlli nel giro di dieci minuti. Sorvegliare e punire, sorvegliare e punire.

Siamo solo noi (tutt@ compagn@ sotto restrizione di libertà) a subire queste vessazioni o è anche l’ambito sociale delle nostre città a subirne gli effetti? Quanti campanelli delle case dei mafiosi suonano con questa costanza? Quanti contributi vengono sperperati? Siamo così pericolosi, al pari delle inchieste per mafia e corruzione stile Colata di Idice o è un sopruso costante che subiamo ogni qual volta sentiamo il campanello suonare?

Ci domandiamo questo mentre sentiamo le nostre vite quotidianamente violentate dalle intrusioni che subiamo, mentre siamo costretti a gestire uno stress psicologico all’interno delle nostre mura.

Siamo certi che queste restrizioni non fermeranno le nostre volontà e che una volta usciti continueremo a dar battaglia in quello in cui crediamo. Nel frattempo scriviamo, denunciamo, lottiamo e sorridiamo nonostante tutto, nonostante un sistema di poteri che ci vuole tristi e sottomessi. Ora più che mai confidiamo in chi è ancora capace di indignarsi e solo così non ci sentiremo soli.

Alcuni detenuti politici di Bologna

P.S. (Post Scriptum, non Polizia di Stato) A volte i numeri aiutano la comprensione. Per questo vi riportiamo, come esempio, i controlli che Christopher ha subito in 14 dei 58 giorni:

  • Lunedì 2.11.2015: ore 20.10 carabinieri
  • Martedì 3.11.2015: ore 16.30 polizia
  • Mercoledì 4.11.2015: ore 10.40 carabinieri, ore 10.50 carabinieri, ore 23.15 carabinieri, ore 1.55 carabinieri
  • Giovedì 5.11.2015: ore 17.35 polizia, ore 22.10 polizia
  • Venerdì 6.11.2015: ore 4.05 carabinieri
  • Sabato 7.11.2015: ore 10.15 polizia, ore 13.55 carabinieri
  • Domenica 8.11.2015: …ogni tanto è sacra
  • Lunedì 9.11.2015: ore 16.45 polizia
  • Martedì 10.11.2015: ore 8.25 carabinieri, ore 16.40 polizia, ore 00.20 carabinieri
  • Mercoledì 11.11.2015: ore 17.45 carabinieri, ore 20.10 carabinieri
  • Giovedì 12.11.2015: ore 1.50 carabinieri, ore 3.20 carabinieri
  • Venerdì 13.11.2015: ore 13.10 carabinieri
  • Sabato 14.11.2015: ore 1.15 carabinieri, ore 1.35 polizia
  • Domenica 15.11.2015: anche questa volta sacra, ma non è sempre così…
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