Dalle iniziative sulla pandemia sociale verso il 1 Maggio

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Breve report dell’iniziativa di Sabato scorso. Prosegue lo stato d’agitazione proclamato dall’assemblea di Casa Don Andrea Gallo Rimini (operatorə e abitanti).

Ieri abbiamo voluto portare nell’Agorà pubblica i tanti volti delle crisi aperte dalla sindemia, e della necessità di profonde riforme in tanti settori e direzioni (sociali, culturali, economiche, ambientali) non solo per rispondere a questa situazione ora, ma per pensare già al futuro. Come il forte messaggio che ci arriva dal Globe Theater occupato di Roma e dalle mobilitazioni di alcuni settori produttivi in particolare modo oltre a quello dello spettacolo (riders, logistica, educatori dei servizi pubblici in appalto) le risposte “emergenziali”sono necessarie ora, ma è il domani che va radicalmente ripensato.

La centralità degli interventi in Piazza, sotto al Municipio, si sono soffermati non solo sulle richieste specifiche inerenti la questione delle utenze e della vertenza per Casa Don Gallo, ma anche rispetto ai cambiamenti più generali in atto nella società, e degli impatti che essi stanno avendo nelle nostre vite, come senza tetto, come operatorə precariə, come disoccupatə, come attivistə, come cittadinə.

Per poterne coglierne i collegamenti, organizzarci e, per uscire dall’invisibilità, per conquistare nuovi diritti nei luoghi di lavoro, nuovi spazi dove organizzare accoglienza e nuove soluzioni per l’abitare, nuovi luoghi dove praticare la solidarietà, che non è tale se non si organizza per combattere le disuguaglianze e capovolgere lo status quo.

Per questo continuiamo a chiedere e continueremo ad organizzarci a partire dal prossimo 1 maggio anche a Rimini per:

● riconoscimento dei costi delle utenze di Casa Gallo all’interno delle spese eccezionali sostenute per l’emergenza Covid19 dall’Associazione Rumori Sinistri (che cogestisce la struttura insieme agli abitanti );

● riformulazione e intervento immediato sulla funzione di alcune stanze di CDG per ridurre i disagi e gli aspetti nocivi dell’attuale distribuzione degli spazi (salone dormitorio) ma anche per migliorare la qualità di vita (sonno, privacy);

● riconoscimento del ruolo del lavoro sociale attraverso istruttorie/bandi che rispettino il CCNL del settore, in riferimento alle tabelle salariali, ai contributi economici erogati per la gestione del servizio;

● Ampliamento delle risorse per gli interventi e le progettualità in campo rispetto al tema dell’abitare per le persone senza tetto e in precarietà abitativa con azioni e risposte multilivello attraverso il modello housing led;

● Lavoro povero e sfruttato nel settore turistico: Contrasto delle forme irregolari e sfruttate di lavoro nel settore turistico, ridistribuzione della ricchezza, rispetto CCNL.

Case Reddito Diritti per tuttə

Rifare il mondo – Remake the Globe!

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