Decreto penale di condanna e più di 82mila euro di multa per chi si oppose alla violenza degli sgomberi di Casa Madiba e Villa Flo

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la nostra libertà è ovunque..

Questa mattina è stato notificato il decreto penale di condanna per lo sgombero di Casa Madiba e Villa Florentina ed Eva avvenuto il 20 maggio del 2015 (http://bit.ly/2FARDbR).
Una straordinaria giornata di resistenza che ha visto la calorosa partecipazione di più di duecento persone che per più di 7 ore in via Dario Campana hanno manifestato a difesa di due spazi di mutualismo e risposta dal basso al diritto all’abitare, conclusasi poi in Piazza Cavour sotto il Municipio con le cariche della polizia a protezione di un portone chiuso e di un palazzo militarizzato, oggi è punita con un decreto penale di condanna per reati come oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e con multe pari ad un totale di più di 82 mila euro a carico 11 persone, fra attivisti e attiviste di Casa Madiba e di Bologna ma anche nei confronti dei e delle solidali che hanno partecipato alla mobilitazione contro i due sgomberi.
Pare ancora più inverosimile che l’accanimento della Procura prosegua con fare sempre più punitivo (sono 65 le posizioni penali aperte che riguardano il ciclo di lotte per il diritto all’abitare), nonostante il fatto che proprio grazie a quella giornata e alle cariche e alle modalità dello sgombero di Villa Florentina ed Eva con più di venti persone buttate in strada e senza alcuna soluzione, e anche grazie alle reazioni della città degna a questi fatti, si posero le basi per riconquistare lo spazio sociale di via Dario Campana, senza bandi gerarchizzanti ma attraverso un’istruttoria pubblica che portò poi gli e le attiviste di Casa Madiba a rientrare in possesso dell’immobile pochi mesi dopo, i primi di ottobre del 2015.
L’accanimento repressivo e punitivo dell’azione penale svela allora ancora una volta il suo significato, tentare di riscrivere e delegittimare una grande storia di dignità e conflitto istituente intorno al nodo del diritto all’abitare ( #UnaCasaPerTutt* ) e alle pratiche mutualistiche e antirazziste contro la povertà, che hanno portato al riconoscimento formale di Casa Madiba Network e alla conseguente assegnazione dello spazio di via Dario Campana, colpendo chi attivamente il 20 maggio del 2015 rifiutò la violenza istituzionale dei due sgomberi come risposta alle istanze sociali e alle pratiche di solidarietà liberatrice che ancora vivono negli spazi di tutto il Network solidale di Via Dario Campana, trasformate dagli inquirenti e dalla Procura in “criminalità ideologica”
Casa Madiba Network oggi è il Guardaroba Solidale Madiba, è Casa Andrea Gallo Rimini #perlautonomia, è il progetto della Cucina & Pizzeria sociale IL VARCO Rimini, è I custodi del cibo – Mostra/Mercato dei produttori indipendenti, è il Madiba Sound Family, è la Scuola Popolare promossa dall’ Associazione Rumori Sinistri onlus, è lo Sportello Diritti per tutti in collaborazione con ADL Cobas Emilia Romagna, è la Polisportiva Autside Rimini.
Sono centinaia le persone che abbiamo sostenuto in questi percorsi, un vero e proprio servizio a tutta la città senza contributi pubblici e con le utenze a nostro carico. E’ questo che si vuole colpire, perchè dietro le 11 persone condannate, ci sono tutte queste cose e c’è la nostra libertà, che è e sarà sempre ovunque.
Casa Madiba Network siamo tutti e tutte noi in lotta per una vita degna. #UnaCasaPerTutt* #CasaMadibaVive

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