Sanatoria 2020: in piena crisi sanitaria ancora ostacoli e ritardi nelle procedure di emersione

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SANATORIA 2020 IN PIENA CRISI SANITARIA ANCORA OSTACOLI E RITARDI NELLE PROCEDURE DI EMERSIONE

Convocazioni subito! Documenti per tutt*! Basta ritardi! Basta discriminazioni!

Sono passati 5 mesi dalla chiusura della Sanatoria 2020 e ancora non ci sono risposte soprattutto per chi ha fatto la richiesta di emersione, comma 1.

Dopo una corsa ad ostacoli in piena estate dopo due mesi di lockdown, dopo aver superato requisiti stringenti e prassi illegittime che hanno caratterizzato l’ultima “Sanatoria” che permetteva la regolarizzazione soltanto in alcuni settori produttivi, i lavoratori e le lavoratrici migranti che sono riusciti a presentare la domanda di emersione ora devono fare i conti con un altro ostacolo: le lunghe attese per le convocazioni in Prefettura e per la sottoscrizione dei contratti di soggiorno e questo sta accadendo anche nella nostra città e Regione.

Insieme ad ADL Cobas Emilia Romagna e ad altre realtà della RER abbiamo dato vita nell’estate scorsa ad un Help line di supporto e orientamento alle persone migranti per presentare la domanda di regolarizzazione.

I ritardi, l’interpretazione e l’applicazione delle norme inerenti alla domanda di emersione insieme alla situazione generale causata alla pandemia, sommate a questa lunga attesa, peraltro senza ricevere nessuna comunicazione a riguardo – telefoni delle Prefetture che squillano a vuoto, pec inviate senza alcuna risposta – rischiano, da un lato, di far venir meno l’impegno dei datori di lavoro a mantenere la promessa dell’assunzione, dall’altro, di lasciare i lavoratori e le lavoratrici migranti senza un lavoro e uno stipendio regolare per poter far fronte alle spese contingenti (casa, alimenti ecc..) in un momento in cui povertà e disuguaglianze sono cresciute. Senza contare le situazioni in cui il datore o la datrice di lavoro sono deceduti.

Vedere il palcoscenico mediatico per l’ennesima crisi di governo di questi giorni, agita da chi ha voluto e firmato questo assurdo provvedimento che ha lasciato migliaia di persone prive di un permesso di soggiorno e pertanto invisibili e senza assistenza sanitaria in piena pandemia, ci ricorda solo che i e le migranti sono cittadini di serie B in questo paese.

Mentre a pochi centinaia di km da qui, stiamo assistendo all’altra faccia della medaglia delle politiche migratorie e delle vergogne più evidenti dell’Unione Europea: quella dei confini e dei e delle migranti bloccati nelle rotta balcanica. Alla faccia della Giornata della memoria.

Per queste ragioni non vogliamo rimanere in silenzio! Riteniamo che questi gravi ritardi e l’inefficienza della macchina statale nel trattare le pratiche che riguardano i cittadini e le cittadine migranti, sia rispetto alla sanatoria che ad altre pratiche (rinnovi dei permessi, ricongiungimenti famigliari, residenze, richiesta cittadinanza ecc ecc ) rappresenti una grave forma di discriminazione e oppressione.

Per questo, come con l’Help line durante la sanatoria, continuiamo a far emergere e denunciare le grandi ingiustizie e prassi discriminanti che colpiscono le persone migranti.

Noi non siamo e non saremo mai complici.

Convocazioni subito! Documenti per tutt*! Basta ritardi! Basta discriminazioni!

Adl Cobas E.R. – ODV Rumori Sinistri Rimini

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