La drammatica crisi abitativa attuale continua a mettere in ginocchio le città segnando le vite di quantə continuano a non trovare soluzioni alla necessità di una casa in cui vivere o essere accoltə.
Nonostante si moltiplichino i segnali di allarme lanciati dalla società civile, la politica nazionale va in tutt’altra direzione approfondendo ulteriormente una disuguaglianza divenuta ormai insopportabile. Mentre la piaga degli sfratti imperversa indisturbata, il Governo approva un “piano casa” che condona l’abusivismo, permettendo di affittare cantine e sottotetti, riesumando una tipologia abitativa scomparsa dagli anni ‘70.
Anche tutto il dibattito sulla “rigenerazione urbana” è stato per lo più addomesticato, diventando uno specchietto per le allodole dietro cui nascondere le operazioni speculative della finanza immobiliare, spesso con la compiacenza delle amministrazioni locali.
I fondi che il Pnrr destinava ad alloggi per studentə sono utilizzati soprattutto per finanziare studentati privati e ricezione alberghiera, riducendo ulteriormente gli spazi destinati alla residenzialità e all’abitare sociale già pesantemente ridotti dall’incremento degli affitti brevi turistici.
Le città, i nostri territori sono la dimostrazione più evidente di questo VUOTO di politiche che nella vita di tutti i giorni si trasforma in altrettanti vuoti materiali.
RIEMPIRE QUESTI VUOTI di vita e di nuovo significato, prendersi cura delle persone e delle comunità, praticare il diritto sociale all’autodeterminazione per rivendicare un nuovo modello di abitare e di relazioni sociali come stiamo sperimentando da dieci anni con la nascita dell’esperienza di Casa Madiba e dell’ecosistema che qui si è generato.
Gli stabili, le case, gli spazi, i luoghi sono l’uso che se ne fa. Il loro stato non è una condizione data e ineludibile, ma è un processo. Vale per i vuoti che ci circondano, case e immobili residenziali, ma anche edifici industriali, pertinenze, piazze, spazi verdi abbandonati che possono essere recuperati, anche per processi di inclusione sociale. Circa l’80% di questi spazi sono pubblici: rivendichiamo normative che ne prevedano la gestione sociale per riutilizzarli all’interno di un welfare che includa la cura della comunità.
Per queste ragioni dal 19 al 26 Ottobre 2024 è stata lanciata dal Social forum abitare, al quale aderiamo, la campagna “VUOTI” per il diritto all’abitare. Allo scopo di dare maggiore risalto alla Campagna anche nel nostro territorio promuoviamo questi appuntamenti:
- Lunedì 21 Ottobre ore 9.30
Mappiamo insieme i vuoti della città!
Casa Madiba Network
Durante l’apertura del Guardaroba solidale Madiba, insieme alle persone in precarietà abitativa e in condizione di homelessness che attraversano lo spazio, mapperemo sulla piantina della città i vuoti per dare evidenza pubblica agli spazi dismessi o abbandonati della nostra città, in primis le strutture alberghiere, che possono essere utilizzati a scopi sociali, abitativi o ambientali; - Mercoledì 23 Ottobre ore 18.00
Incontro Pubblico: Quale futuro per il turismo a Rimini? Bilanci e prospettive per una città più giusta
Incontro pubblico con Alessia Mariotti (Unibo) e Stefano Benaglia (Pixel Coop di comunità) sugli impatti della turistificazione nell’accesso al diritto alla città - Sabato 26 Ottobre – ore 11.00 Piazza della Balena, Via Ortigara San Giuliano mare
Biciclettata per il diritto all’abitare! Segnaliamo insieme i VUOTI della città
iniziativa pubblica per segnalare gli spazi “VUOTI” della città turistificata