Inchiesta sui bisogni delle persone senza casa e in precarietà abitativa

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|| INCHIESTA SUI BISOGNI DELLE PERSONE SENZA CASA E IN PRECARIETA’ ABITATIVA ||

Il Percorso “ZERO HOMELESS. PER UNA CITTÀ DELLA CURA E DELL’INTERDIPENDENZA” prosegue anzi le sue attività sono proseguite anche durante il periodo natalizio che ci ha consentito di portare avanti un importante lavoro di inchiesta sui bisogni della popolazione in precarietà abitativa o senza casa, con un questionario dedicato, realizzato insieme a due giovani sociologi riminesi che hanno svolto presso Casa Don Gallo, il loro tirocinio universitario, Marco Marani ed Emanuele Terenzi.

L’inchiesta sui bisogni della popolazione in condizione di homelessness e in precarietà abitativa è partita analizzando le caratteristiche delle persone che sono costrette in questa condizione e la necessità di predisporre interventi differenziati.

Come indicato nel Piano Regionale per il contrasto alla Povertà (Delibera n. 1253 del 25/07/2022), i dati elaborati da ISTAT a luglio 2021 sulla povertà assoluta in Italia evidenziano con chiarezza il fortissimo impatto che le misure per il contenimento della diffusione della pandemia, in particolare in occasione del primo e secondo “ lockdown”, hanno avuto sulle condizioni socio economiche dei nuclei e dei singoli.

Lo scivolamento in povertà di tanti nuclei e persone ha contrassegnato anche un marcato aumento delle disuguaglianze dove le categorie più colpite sono le donne, i giovani, le persone razzializzate o con i contratti di lavoro meno tutelati.

Questa situazione ha avuto e avrà un impatto fortissimo anche per quel che concerne l’abitare, con sempre più persone in situazione di precarietà abitativa o senza casa per periodi intermittenti, come evidenziato dall’aumento di persone al Punto di ascolto homeless con richieste sempre più differenziate oltre a quella del posto letto, al Guardaroba Solidale Madiba, dove gli accessi rispetto agli altri anni sono raddoppiati, e ad altri servizi preposti della città.

La pandemia e crisi sanitaria, oggi economica e sociale, hanno allora evidenziato la necessità della riforma “concettuale” del sistema di protezione sociale e dei servizi rivolti alle persone senza casa e in precarietà abitativa (secondo la classificazione Ethos) mettendo in discussione alcune “false certezze” su cui fino ad ora si sono orientati i servizi per le persone in povertà estrema e senza senzatetto, come quello ad esempio che esse siano una categoria sociale internamente omogenea, i cui membri hanno gli stessi bisogni e che può quindi essere oggetto di interventi uniformi.

Essere senza casa è una condizione d’esistenza che può essere più o meno passeggera e che tutte le persone che non hanno stabilità lavorativa, reti sociali e familiari possono vivere nella vita e in generale, è vissuta in modo differente a seconda del contesto e della persona che la interpreta: le persone senza dimora non sono più simili tra loro di quanto lo siano quelle che una casa ce l’hanno!

Al contrario, sono gli interventi che regolano l’esperienza di vita per strada che, presupponendo una certa uniformità di bisogni, concorrono ad appiattire le differenze. Per questo, come per tutti i progetti in essere e promossi dalla nostra associazione, l’inchiesta che stiamo elaborando, si pone l’obiettivo di sostenere tutti quei percorsi capaci di restituire potere e individualità ai soggetti marginalizzati e quindi coinvolgendoli direttamente sia nel lavoro di inchiesta che di attivazione di nuove risposte, partendo dal presupposto che, dietro la categoria sociale delle persone “senzatetto”, delle persone in povertà estrema si nascondono tante storie e progetti di vita quanti sono gli individui.

Non possiamo stabilire, noi e a priori, quali siano i bisogni fondamentali che meritano di essere soddisfatti; né quali siano gli obiettivi di vita a cui sia giusto tendere e per raggiungere i quali, pertanto, le persone meritino aiuto. Il punto è fare in modo che ogni individuo possa partecipare a questa definizione per poter costruire un progetto di sé sul medio lungo periodo che sottragga definitivamente la persona dalla condizione di homelessness a cui è costretta.

Questo il senso e l’obiettivo di questa inchiesta che speriamo fornisca anche alle Istituzioni quegli strumenti per valutare l’impatto del progetto del Centro servizi contro la povertà da realizzarsi con i fondi del Pnrr e soprattutto sul senso delle azioni che si portano avanti rispetto alla popolazione di riferimento per cui queste azioni o progetti dovrebbero essere dedicati.

📩 Se sei interessatə a partecipare a qualche progetto o a dare il tuo contributo scrivi qui sulla pagina o via mail ass.rumorisinistri@gmail.com.

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