#IoStoConLaGrecia – Saluti da Rimini: the Pink Night against the Austerity!

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Saluti da Rimini - 21 Settembre 1944: Soldati greci liberano Piazza Giulio Cesare (ora Tre Martiri)

Il governo greco, con il referendum del 5 luglio ci ha insegnato che i democratici devono chiedere al popolo il suo volere e poi applicarlo. “Ad una austerità autoritaria e violenta, risponderemo con la democrazia, con calma e decisione”. Queste le parole di Alexis Tsipras a pochi giorni dallo straordinario esito referendario.

L’antitesi di quello che fanno gli amministratori del Partito democratico a livello locale e nazionale, a suon di voti di fiducia in Parlamento, blindando i consigli comunali nei territori o non applicando il risultato referendario come è accaduto in Italia con i referendum del giugno 2011 sull’Acqua Pubblica.

Forse è proprio per questo che oggi, Gianluca Brasini, Assessore al Bilancio commenta così lo storico risultato referendario: “Aldilà delle temporanee esultanze di fazioni abbastanza improbabili se messe assieme, chiedo agli esegeti di spiegarci qual’è il messaggio virtuoso e costruttivo che la vicenda greca consegnerà ai libri di storia”.

Allora proviamo a spiegarglielo a Brasini qual è il messaggio, forse l’ha capito forte e chiaro per questo i nostri amministratori si allineano con quel terrorismo mediatico che ha sistematicamente distorto l’informazione (insieme al blocco della liquidità di emergenza voluto dalla BCE che ha imposto la chiusura delle banche) sulle motivazioni di questo importante referendum per chiudere definitivamente, dopo il “regime dei colonnelli”, con un’altra dittatura quella delle banche e dell’austerità.

Ieri non si è votato in Grecia per uscire dell’euro ma per dire no alle politiche di austerità proposte dai creditori (Banche, FMI ecc) che spingerebbero la Grecia ad affamare ancor di più i suoi abitanti, a distruggere completamente servizi sociali e Sanità, a vendere il suo territorio e i servizi pubblici agli avvoltoi stranieri (tedeschi in primis).

Collettivo PERF - Notte Rosa - No AusteritàAbbiamo gioito per questo importante risultato e abbiamo attraversato e trasformato la Notte Rosa incontrando il consenso di centinaia di persone, nella notte contro l’austerità con la Critical Mass di Venerdì e la festa collettiva di ieri sera, perché anche nel nostro paese la situazione non è molto diversa.

Ce lo dicono i dati sulle condizioni di povertà di metà della popolazione in Italia (10 milioni le persone in condizioni di povertà relativa, 6 milioni in povertà assoluta e 14,6 milioni di persone vive una situazione di disagio economico); ce lo dicono i dati sui tagli alla spesa pubblica destinata al sociale che dal 2007 a oggi è scesa dell’81%: il Fondo per le politiche sociali è passato dagli 1,6 miliardi di euro stanziati otto anni fa ai 297 milioni previsti per il 2014.

Il Fondo per la non autosufficienza: dopo i 400 milioni di euro del 2010, è stato annullato nel 2012 per poi risalire a 350 milioni nel 2014.

Questo significa tagli lineari ai servizi per i disabili, per gli anziani, per le persone in condizioni di povertà assoluta, mancate politiche per risolvere l’emergenza abitativa, cancellazione dello Stato Sociale.

Se sei povero devi rimanere tale perché così sei maggiormente ricattabile, in questo senso la riforma Fornero e il Jobs Act rappresentano gli atti finali di una guerra contro l’umanità che produce precarietà e sfruttamento diffuso, imbarbarimento, marginalità sociale, razzismo, degrado.

Questo succede anche a Rimini, se sei un operatore sociale guadagni più o meno 900 euro al mese e il tuo lavoro e la tua professionalità sono appesi ad un filo, quello degli appalti o delle gare europee al ribasso, o allo sfruttamento nelle cooperative; se sei un lavoratore o una lavoratrice stagionale vieni retribuito a 2/3 euro all’ora senza alloggi pubblici messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale o reddito di sostegno se denunci l’illegalità subita mentre nel biennio 2014/15 il Comune di Rimini ha finanziato il nucleo antiabusivismo con 500.000 euro.

In queste condizioni non ti puoi permettere lo strozzinaggio di un affitto che ti deruba il 70% del salario dato che lo Stato Sociale è sempre più inadeguato a far fronte all’emergere di queste tipologie di povertà e precarietà diffusa e sei costretto a vivere a casa con i tuoi genitori oppure in uno dei tanti luoghi dell’abbandono e della marginalità sociale.

notte rosa vittoria oxi austerità piazza cavourQuindi caro Brasini, le “fazioni abbastanza improbabili se messe assieme” si stanno invece coalizzando a partire dalle proprie specificità ed autonomie proprio per costruire un’alternativa costituente a queste politiche di austerità portate avanti anche nel nostro paese dal Governo nazionale e locale ostaggio della finanza globale.

Il messaggio “virtuoso e costruttivo” è quello che il voto greco ha rovesciato la guerra dell’austerità dentro una prospettiva saldamente europeista.

Il messaggio “virtuoso e costruttivo” che si è dato attraverso una pratica democratica costituente come quella referendaria è quello che vi è, finalmente, un ipotesi plausibile di costruzione di un’altra Europa alternativa e democratica a quella autoritaria ostaggio delle oligarchie finanziarie e dei diktat della BCE e del FMI che affamano la popolazione, cancellano lo Stato Sociale, producono confini lasciando morire in mare migliaia di persone.

Certo tanta strada c’è da fare, ma siamo sicuri e sicure che queste “temporanee esultanze” saranno sempre più frequenti, efficaci e moltitudinarie.

O l’Umanità o il neoliberismo.

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Nella foto in alto: 21 settembre 1944 – I greci liberano Piazza Giulio Cesare (ora Piazza Tre Martiri).

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