Sportello salute a #CasaGallo un luogo di diritti per un NO sociale alle Riforme di Renzi

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Lo Sportello Salute è un progetto importante di Casa Andrea Gallo Rimini #perlautonomia che si muove, in continuità con le altre attività, sull’idea di promuovere servizi improntati alla solidarietà liberatrice di cui ci parlava Don Gallo, quella che non assiste, non fa elemosina ma si pone semmai come elemento di rottura con la status quo, per promuovere nuovi diritti lì dove quei diritti vengono cancellati o incontrano un confine che li rende impraticabili. Recentemente un’inchiesta di Repubblica ha messo in luce come circa 500.000 mila persone non hanno diritto all’iscrizione al SSN (Servizio Sanitario Nazionale).

Fra questi vi sono i 60.000 homeless stimati, 100.000 occupanti di case, italiani privi di domicilio o che vivono in case occupate, figli di immigrati irregolari che frequentano le nostre scuole, lavoratori comunitari con permesso di soggiorno scaduto, tutte figure sociali presenti all’interno della casa, che rispecchiano fedelmente le situazioni che incontriamo allo Sportello d’ascolto e allo Sportello Salute. Tra queste 500mila persone una larga parte sono bambini a cui viene negato l’accesso alle cure riconosciuto dalla Costituzione e dalla convenzione Onu per i Diritti del Fanciullo.


Una situazione che il decreto Renzi/Lupi (il cosiddetto Piano Casa) pensato per contrastare le occupazioni di immobili e favorire i palazzinari, mettendo la residenza al centro di tutte le procedure burocratiche, ha reso ancor più drammatica soprattutto considerantdo che l’art. 32 della nostra Costituzione sancisce il diritto alla salute per tutti. Un motivo in più per dire NO, un NO sociale forte, il 4 dicembre al Referendum sulla riforma costituzionale di Renzi.

Una situazione drammatica che, peraltro, non riduce la spesa sanitaria per i conti pubblici, poiché – come ci spiega l’inchiesta ma anche il nostro lavoro e contatto con queste categorie vulnerabili – in assenza del medico di base, dell’opportunità di fare visite specialistiche, per le cure urgenti rimane solo il pronto soccorso: “un take-away della salute a cui ci si rivolge nell’85% dei casi per ricevere cure “non essenziali” e che spesso ha costi molto più elevati di quelli necessari per garantire un medico di base a tutti.
Senza considerare la selva di norme e cavilli burocratici che ogni Regione ha introdotto per ridurre la spesa sanitaria o meglio per negare l’accesso al diritto alla salute come diritto universale.


Così succede che malattie curabili si cronicizzano, che aumentano i decessi di homeless privi di assistenza sanitaria e può aumentare conseguentemente il rischio per la salute pubblica.

Per questo lo Sportello Salute e l’esperienza di Casa Gallo rappresentano oggi più che mai un avamposto territoriale che risponde agli effetti drammatici della crisi, del razzismo istituzionale e delle politiche di austerità che colpiscono tanto l’indigente italiano quanto quello comunitario e straniero, altroché prima gli Italiani.


Prima gli italiani è uno degli strumenti che la politica neoliberale renziana ostaggio delle lobby finanziarie e quella razzista/xenofoba di Lega e neonazisti utilizzano per legittimare riforme che cancellano diritti universali, riforme che finiscono per colpire soprattutto le fasce più vulnerabili e già fortemente colpite dalla crisi economica altrochè attacco all’establishmen.

Ogni Martedì dalle ore 15.00 a Casa Gallo allora, grazie allo Sportello Salute, si apre un varco nelle maglie di questo sistema ingiusto e disumano, le persone vengono accolte, ascoltate, se necessario visitate e sostenute nel percorso di cura. Non solo gli/le abitanti ma anche persone esterne alla casa che negli ultimi periodi stanno velocemente aumentando, causa espulsioni dai progetti di accoglienza straordinaria e del freddo che è già arrivato e bussa forte.
#dirittoallasalutextutti #noPianoCasa#unacasapertutti #perlautonomia

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