““Nessuno libera nessuno, nessuno si libera da solo: ci si libera insieme” – Paulo Freire “La Pedagogia degli oppressi”
Casa Gallo Chiama! Mobilitamoci. Al via la campagna di video messaggi degli e delle abitanti di Casa Gallo e dei/delle solidali
Mercoledì 15 Marzo abbiamo appreso da un articolo del Corriere Romagna fazioso e meschino contro i poveri e i senza casa che si sono organizzati attraverso un progetto di accoglienza degna, inclusione e trasformazione sociale in quella che oggi è casa gallo, articolo che ha la finalità di legittimare un’azione violenta di sgombero della struttura dove dal 24 dicembre 2015 è attivo un progetto innovativo, il fatto che il Comune di Rimini chiede (grazie ad una delibera votata all’unanimità dalla Giunta Comunale il 6 marzo) al Tribunale di esprimersi per legittimare un intervento coatto, funzionale a rientrare in possesso degli spazi di via De Warthema.
E’ da un anno che siamo mobilitati per trovare una soluzione pratica al trasferimento in continuità del progetto in una struttura idonea per l’accoglienza dopo la conclusione del progetto per l’emergenza freddo (15 aprile 2016), abbiamo fatto anche delle proposte in questo senso all’Amministrazione comunale, per restituire gli spazi di via de Varthema alle progettualità sociali e mutualistiche del network solidale di via Dario Campana, soffocate e limitate dalla mancanza di spazi.
Ma da un anno (l’ultimo incontro con il Sindaco Andrea Gnassi è avvenuto il 1 marzo del 2016) e nonostante lettere, mail, presidi, azioni legale improntata dalle due associazioni titolari del progetto e fortemente stigmatizzate dal Comune anche attraverso l’esclusione dalla progettazione dei Piani di zona, il Sindaco non ci ha più ricevuto.
Il Sindaco ha quindi una grave responsabilità, inutile denigrare la cittadinanza che si oppone alle microaree e al trasferimento di via Islanda, quando per primi si praticano politiche di esclusione verso le minoranze o verso le persone in condizioni di maggiore fragilità e vulnerabilità, come quella di trovarsi senza una casa e senza relazioni o una rete sociale intorno.
Certo le persone come noi non contano, non possiamo votare e nonostante viviamo stabilmente da anni nel territorio comunale non vogliono rilasciarci la residenza, così veniamo esclusi da tutti i servizi, non siamo cittadini.
Ora questa esperienza così importante per tutti e tutte noi perché ci ha dato la possibilità di avere un posto letto, servizi igienici, una cucina sociale, un supporto alla salute e di assistenza ai servizi, e quindi anche di attivarci per il lavoro è sotto sgombero. Assurdo se non fosse che questa è la realtà nella quale siamo immersi a tutti i livelli territoriali, nazionali ed europei attraversati da politiche che si autoalimentano in una spirale disumana e perversa fra austerità, razzismo, controllo e confinamento.
L’ex stazione di Belgrado, uno dei tanti non luoghi prodotti dalal chiusura della rotta balcanica, passata alle cronache per immagini che hanno ricordato i lager nazisti, non è così lontana da noi, così come l’esperienza del Refugee Accommodation and Solidarity Space City Plaza ad Atene è più vicina di quanto pensiamo.
Da oggi siamo in mobilitazione permanente!
Sulla nostra pagina facebook e in questo evento pubblicheremo i nostri video messaggi per raccontare chi siamo e perché è importante Casa Gallo e la lotta per il diritto all’abitare per tutti e tutte.
Sfrattati, homeless, rifugiati uniamoci! Rivendichiamo tutti e tutte insieme Una Casa per Tutti!
Vi invitiamo a mobilitarci con noi attraverso queste pratiche:
✔ condividendo i video che pubblicheremo quotidianamente sulla pagina e a pubblicarli sui vostri profili taggando Casa Gallo con hastag #CasaGalloChiama #NOsgombero #UnaCasaPerTutti
✔ conosci la nostra esperienza e ci vuoi supportare? Per Casa Gallo #MettiamociLaFaccia registra anche tu un #VideoMessaggio pubblicalo e invialo via messaggio sulla Pagina.
Casa Andrea Gallo Rimini #perlautonomia
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