30.03.2017 Sequestrata la nuova Cucina Sociale di Casa Gallo nata con il progetto partecipato Madi_Marecchia

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Vogliamo terra, pane, abitazioni, istruzione, vestiti, giustizia e pace

Questa mattina intorno all’ora di pranzo la Guardia forestale ha sequestrato la nuova Cucina Sociale di Casa Andrea Gallo Rimini #perlautonomia che da qui a poco sarebbe entrata in funzione e denunciato un’attivista di Casa Madiba nonché volontaria di Casa Gallo per abuso edilizio e occupazione abusiva.
La cucina era realizzata recuperando una piccola casetta, limitrofa alla casa, di proprietà del Comune di neanche 5mq, dove per più di un decennio sono stati sventrati animali, ricoverata refurtiva, spacciatori e non ultimo le “non persone” che abitano negli angoli più bui della città, quelle scomode con cui nessuno vuole avere a che fare.
Per più di un anno da quando è nato il progetto della Casa di accoglienza degna, Casa Gallo, abbiamo provato a fare, attraverso il percorso Partecipato Madi_Marecchia, piccoli interventi sociali su alcune di queste persone e di riqualificazione su un area (quella ex Hera) che è degradata perché è abbandonata da più di un decennio, ostaggio della speculazione che ha privato la cittadinanza di un ulteriore varco al Parco Marecchia e perché nella nostra città mancano delle politiche sociali e abitative all’altezza di questo nome.
Finalmente dopo essere riusciti a recuperare la struttura all’interno dei Laboratori “Le cose che servono”, dai quali sono nati corsi di formazione professionale e un forno sociale costruito in terra cruda fulcro del progetto della pizzeria Il Varco, senza più essere ostaggio dell’assenza istituzionale, nasce l’idea di una cucina sociale per gli e le abitanti della Casa.

Per poter proseguire nel percorso verso l’autonomia, il riscatto, dalla non vita alla vita.
Quello che è accaduto oggi è grave e non risponde a nessuna legalità possibile se non quella dell’odio contro i poveri, se non quella della guerra contro gli umani.
Ma noi, noi non siamo come voi, che avete subito mandato il giornalino di turno, così da leggere domani notizie infanganti sui senza casa della città che si aiutano e sostengono. Italiani e stranieri uniti in un progetto di riscatto di chi è stato oppresso per tante ragioni, ma non è più una vittima perché sta lottando per i suoi diritti e per quelli degli altri. Come il diritto ad avere una cucina, un bagno, un letto, l’accesso all’acqua potabile e ad un po’ di umanità.
Quello che è accaduto oggi è un fatto gravissimo di razzismo istituzionale verso gli ultimi, i più vulnerabili, perfettamente in linea con quello che accade in Parlamento (Pacchetto Minniti) e nelle strade della nostra città come avvenuto con la violenza razzista contro Emmanuel.
Vergogna!

Continueremo a camminare insieme per costruire un altro mondo possibile, senza povertà, senza confini e ingiustizie. Prima le persone. Una Casa per tutti!
Casa Gallo – Casa Madiba Network

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