Area Madi_Marecchia: 13 GIORNI per sgomberare attività e cose! (video)

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Martedì 13 giugno l’ Associazione Rumori Sinistri ha avuto un incontro in Comune relativo alla questione del Centro servizi realizzato con i fondi del Pnrr.

I lavori, che l’Assessore Kristian Gianfreda – durante l’incontro avuto con lui lo scorso 6 aprile – ci aveva comunicato iniziare a settembre 2023, dovrebbero partire da lunedì 26 giugno, con il cantiere che occuperà praticamente l’intero piazzale antistante a Casa Madiba Network e l’area del Varco.

Naturalmente nessuno si è preoccupato nel frattempo di trovare delle soluzioni.

13 GIORNI di anticipo il tempo che l’Amministrazione comunale ha ritenuto UTILE per comunicarlo alla nostra realtà dopo che, dall’inizio di giugno, le attività del Guardaroba Solidale Madiba e de I custodi del cibo – Mostra/Mercato dei produttori indipendenti hanno subìto interruzioni e difficoltà a causa dell’arrivo di camion e gru interessati dallo sgombero degli edifici dove verranno avviati i lavori.

13 GIORNI per sgomberare attività e cose.

Un Comune che dimostra ancora una volta di non avere alcuna considerazione degli sforzi che facciamo per tenere aperto uno spazio safer di cura e sostegno mutualistico come il Guardaroba solidale, attività totalmente autofinanziata, che siamo costrett* a svolgere all’esterno, adattandoci a spazi non adeguati.Guardaroba Solidale e Casa Madiba che sono state in prima linea, ricordiamolo, a Forlì a supporto della popolazione alluvionata.

E’ questo il modo con cui l’Amministrazione continua ad intendere la co-progettazione?
E’ questo il modo con cui l’Amministrazione intende valorizzare esperienze virtuose e innovative del Terzo Settore che si sono sviluppate in quest’area urbana?

Per noi l’azione nel campo della marginalità non è un hobby, né un passatempo, né vomitevole carità verso le persone povere buona a lavarsi la coscienza.
Per noi è un’azione radicale, come ci ha insegnato Don Gallo (Don Andrea Gallo), che mettiamo in campo facendo i conti con risposte istituzionali sempre emergenziali, con bisogni sempre più diffusi e complessi, senza neanche poter contare su spazi adeguati e sicur* per le persone che li attraversano. Adesso basta!

Troviamo assurdo che realtà come Casa Madiba siano imbrigliate nella categoria di “centro giovani”, un tentativo per normarle e normalizzarle.
Troviamo triste che le esperienze di accoglienza, mutuo aiuto e solidarietà dal basso presenti nell’area di Casa Madiba vengano soffocate da una progettazione comunale calata dall’alto, espressioni degli assetti di potere e dei ruoli e incarichi dentro la giunta e delle lobby e interessi da tutelare.

A questa progettazione miope ed escludente noi vogliamo rispondere con un esercizio di immaginazione, di fantasia al potere.

Dichiariamo Casa Madiba Network un bene comune per la città di Rimini, uno spazio che non è né pubblico né privato ma della collettività, di noi tutt*.

Immaginiamo allora tutta l’area Forlani come una cittadella da restituire alla comunità per attività socio-culturali, immaginiamo case di accoglienza per donne e soggettività lgbtq+ in condizione di homelessness che non sono presenti nella nostra città.

Immaginiamo progetti di inserimento lavorativo per persone svantaggiate coem la Cucina & Pizzeria sociale IL VARCO, anch’essa senza uno spazio adeguato per svilupparsi.Immaginiamo spazi per la cultura, spazi per una socialità non mercificata.

Per questo Martedì 20 giugno alle ore 20.30, convochiamo un’assemblea pubblica nel 📍piazzale liberato dedicato a Bafode Camara, Ebere Ugjunwa, e Romanus Mbeke, uccisi dal privilegio bianco e dalla schiavitù, per decidere insieme i prossimi passi.

UNA CASA PER TUTT*DIRITTO ALLA CITTA’ PER TUTT*

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