COMUNICATO STAMPA: FUORI I CIRCHI CON ANIMALI DALLE NOSTRE CITTÀ!
È stata una manifestazione pacifica, ma appassionata e partecipata, quella che si è tenuta ieri sera di fronte al circo Greca Orfei attendato a Viserbella di Rimini.
Dopo la protesta avvenuta di fronte allo stesso circo a Cattolica, la manifestazione è dunque proseguita con la tappa successiva.
Cittadini e associazioni si sono dati appuntamento per informare i le persone sulle condizioni degli animali detenuti negli spettacoli viaggianti: una vita innaturale, lontana dalle basilari necessità etologiche di qualunque specie; addestramenti basati sulla privazione e la coercizione, inevitabili se si vuole costringere un animale selvaggio alla sottomissione.
Un invito alla riflessione e all’approfondimento su una realtà nascosta dietro musiche e luci colorate.
Mentre molti paesi hanno già messo al bando i circhi con animali per questioni etiche, in Italia sono finanziati con fondi pubblici tramite il Fondo Unico per lo Spettacolo.
Molte persone sono oggi consapevoli della realtà del circo con animali: gli ingressi non sono stati molti e alcune persone hanno deciso di non entrare.
Finchè non sarà posto un veto a livello nazionale, chiediamo che i veterinari asl, responsabili dell’applicazione delle norme Cites, oltre a verificare la parte documentale, intervengano per verificare le condizioni di salute e il benessere degli animali, nonché la loro idoneità all’esibizione verificando la conformità degli spazi e di detenzione: tutti requisiti che, se verificati, in quasi tutte le occasioni vieterebbero l’attendamento dei circhi con animali.
Chiediamo anche al Sindaco e alla giunta del Comune di Rimini di accogliere le nuove sensibilità dei cittadini in merito a spettacoli senza esibizioni di animali e sofferenza degli stessi. Certi che la volontà politica che va in questa direzione sia sempre più diffusa, in tanti Comuni italiani, e che riuscirà a fissare, secondo le forme normative più consone, una disciplina adeguata a ciò che la coscienza sociale ha ormai da tempo compreso.
Rimini non ha bisogno di certi tipi di attrazioni, ormai obsolete e fondate sullo sfruttamento e sulla sofferenza.






