Spettacolo teatrale “L’anarchico non è fotogenico” a cura di Quotidiana.com & Pizzeria sociale IL VARCO

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Venerdì 22 luglio dalle ore 19:30 un nuovo appuntamento con Casa Madiba Network e la Pizzeria Sociale IL VARCO. Dalle ore 21:30 Spettacolo teatrale TUTTO È BENE QUEL CHE FINISCE (tre capitoli per una buona morte)
Capitolo uno – L’anarchico non è fotogenico
di e con Roberto Scappin e Paola Vannoni
produzione quotidiana.com , Armunia
Sarà attiva come ogni Mercoledì e Venerdì la Pizzeria Sociale IL VARCO, ottime pizze cotte nel forno a legna nel piazzale rigenerato. Per prenotazioni: 389 1222575 (Fortunato) – pizzeriailvarco@gmail.com

 

Venerdì 22 Luglio siamo felicissimi di avere come ospiti quotidiana.com!
TUTTO È BENE QUEL CHE FINISCE (tre capitoli per una buona morte)
Capitolo uno – L’anarchico non è fotogenico

di e con Roberto Scappin e Paola Vannoni
produzione quotidiana.com , Armunia
con il sostegno di Provincia di Rimini, Regione Emilia Romagna
in collaborazione con La Corte Ospitale/progetto residenziale

durata 50’

Il principio di buona morte, legato al concetto di fine o accelerazione di una fine certa, si intreccia con le eutanasie negate, riferite non solo al campo medico-scientifico ma anche a quello della politica, della biopolitica e della cultura.
Due cow-boy, poi improbabili danzatori, si affrontano in una partitura dialettico-gestuale dall’efficacia penetrante, incisiva, politica, sollecitando un intelletto disobbediente e operativo, complice un testo che passo dopo passo si oppone all’opinione comune e alle mistificazioni del buon senso.
“Una sofisticata clownerie intellettuale, un gioco verbale alle soglie dell’assurdo”.

 

>> QUOTIDIANA.COM

Roberto Scappin e Paola Vannoni fondano nel 2003 a Rimini quotidiana.com. Dedicano i primi anni alla ricerca di un proprio linguaggio che si intreccia ben presto al percorso di produzione dei testi. Nel 2008, con la Trilogia dell’inesistente, la compagnia esprime compiutamente il proprio teatro che vuole riflettere lo sgomento di questo nostro esistere, affrontando le cose da un punto di vista scomodo, a partire da ciò che non è considerato corretto nemmeno pensare.

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