Per non essere complici, per organizzare la solidarietà contro tutti i confini

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Lipa chiama! Per non essere complici, per organizzare la solidarietà contro tutti i confini.

Oggi abbiamo consegnato a Padova, presso il Centro sociale Pedro, i tantissimi beni raccolti in pochi giorni anche nella nostra città, da un’ampia rete territoriale costruita grazie a progetti del network, come il Guardaroba Solidale Madiba e attraverso il lavoro sindacale con ADL Cobas. I materiali raccolti partiranno nei prossimi giorni verso il confine fra la Croazia e la Bosnia dove si trova il magazzino di No Name Kitchen.

Sappiamo che i materiali raccolti sono poco casa di fronte agli effetti drammatici delle politiche migratorie europee, ma vogliamo immaginare che, in qualche modo, chi ha contribuito a questa raccolta, ha contribuito materialmente a rompere il silenzio su ciò che sta accadendo sulla Rotta Balcanica e contemporaneamente a sgretolare, centimetro per centimetro, quei confini che limitano la libertà di movimento a chi cerca una vita migliore.

I confini continuano a mietere vittime e a produrre drammi nelle vite dei e delle migranti, già spesso tragicamente segnate. Anche nella pandemia.

Per questo tutte le azioni di supporto a chi opera sulla Balkan route merita tutto il nostro sostegno e supporto.Ringraziamo Adl Cobas Padova-Bassa Padovana e gli attivisti e el attiviste della Campagna Lesvos calling per aver promosso l’iniziativa.

Continuiamo a denunciare gli effetti delle politiche migratorie, per la libertà di movimento per tutti e tutte contro ogni confine!Grazie a Campo Lavoro missionario , Circolando Rimini ,Rete educatori/educatrici Rimini, il centro sociale anziani e la rete solidale di Poggio berni (Francesca e Daria ) per il materiale e il supporto nella raccolta

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