Report del Guardaroba Solidale Madiba di Settembre

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Report del mese di settembre con 152 accessi singoli:

340 ACCESSI totali
212 uomini
‍97 donne
6 queer
238 migranti
208 senza casa
106 persone in precarietà abitativa
41 nuovi accessi
14 aperture

Per via dello sciopero del 22 settembre a cui le operatrici sociali hanno aderito, i singoli numeri non corrispondono al totale degli accessi.
In quella giornata il guardaroba è rimasto aperto senza effettuare filtro ma è rimasto aperto e gestito dalle persone attiviste.

Questo ultimo mese è stato segnato dalle forti mobilitazioni a livello mondiale, nazionale e locale al fianco delle persone oppresse e invisibilizzate.

Lo vediamo con la Palestina, che dopo due anni di genocidio ha finalmente visto mobilitazioni di massa e azioni di disobbedienza civile, a partire dalla missione della Global Sumud Flotilla.

Al suo fianco c’è la flotilla di terra, che su più giorni e su più fronti ha portato avanti blocchi, scioperi e manifestazioni.

L’economia di guerra che da un lato finanzia ed è complice del genocidio e delle guerre in atto, dall’altro produce e peggiora le condizioni di precarietà e povertà anche all’interno del nostro paese.

I tagli al welfare contribuiscono a peggiorare la condizione di molte persone che già si trovano in stati di marginalità, invisibilizzandole e isolandole ulteriormente.

In questo scenario, spazi di mutualismo come il Guardaroba Solidale sono anch’essi strumenti per combattere questo sistema e per creare un’alternativa resistente alle condizioni sistemiche che opprimono e sfruttano molti per il profitto di pochi.

Emblematico di ciò è come il diritto all’abitare sia diventato un privilegio per pochi, completamente assoggettato a dinamiche di profitto.

Questo sistema oppressivo e razzista deve quindi essere combattuto su più fronti e il Guardaroba Solidale si pone in prima linea con la gente, per la gente.

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