Vogliamo un’ACCOGLIENZA e RISPOSTA ABITATIVA DEGNA ed efficace per tuttə, questo abbiamo ribadito ieri durante il presidio pubblico per il diritto all’abitare degno davanti alla Prefettura.
Insieme alle donne sfrattate seguite dallo Sportello casa, alle homeless sostenute dal Guardaroba Solidale Madiba, insieme ai richiedenti asilo delle guerre di serie B e alle operatrici dei progetti rivolti alla grave marginalità adulta e all’accoglienza siamo scesə di nuovo in strada. Le delegate Adl Cobas/Sportello casa hanno inviato una richiesta informale di incontro con il Prefetto, basta colloqui con sostituti e vicari. Vogliamo risposte concrete e adeguate su questi temi… altrimenti la prossima volta le tende diventeranno un accampamento permanente!!
Il presidio ha chiesto anche un interessamento del Vescovo, che recentemente è diventato cittadino onorario di Rimini. In passato la sua posizione a sostegno di Casa Don Gallo è stata importante per la continuazione del progetto.
La questione abitativa è uno dei temi centrali interni alla città merce/città turistica, un altro terreno di conflitto e contraddizione al pari di quello della violenza di genere che si è manifestato durate l’adunata. Sono contraddizioni di questo progetto di sviluppo territoriale che da un decennio viene proposto dalla classe dirigente locale, contraddizioni che rendono palese come trasformare un’intera città in un parco divertimenti, senza tener conto di chi la abita, può avere dei costi sociali.
Costi sociali che non vengono considerati dagli amministratori locali se non con scelte e risposte miopi e parziali intorno al nodo del diritto all’abitare, come l’Albergo sociale e senza coinvolgere, alla faccia della partecipazione e coprogettazione, tutte le realtà interessate dal tema. Si chiude il Piano freddo per aprire l’Albergo sociale (sic!).
Che si trattino delle violenze di genere durate l’adunata o degli sfratti di donne con figli o delle violenza contro gli homeless, sono tutte facce della stessa medaglia.
COSA CHIEDIAMO:
- Reperimento di soluzioni abitative per le persone senza tetto che usciranno dal Piano Freddo per porre fine al circolo vizioso dell’indigenza e allo spreco di risorse pubbliche;
- Immediata collocazione dei richiedenti asilo provenienti da Pakistan e Afghanistan ancora in strada all’interno dei progetti di accoglienza dedicati, come in loro diritto;
- Apertura di un tavolo con Comune e Prefettura sul tema del diritto all’abitare, a partire dalle forti criticità che connotano l’accesso ad un alloggio degno per tutte le persone che vivono una condizione di homelessness o precarietà abitativa che coinvolga tutte le realtà interessate e finalizzato anche alla regolamentazione degli affitti brevi e delle affittanze turistiche insieme al blocco degli sfratti durante la stagione estiva.
Casa Madiba Network
ADL Cobas Emilia Romagna