“Ogni occhio si prende ogni cosa e non manca mai niente: chi guarda il cielo per ultimo non lo trova meno splendente”
Con l’avvio delle attività di Casa Madiba Network avvenute a partire dalla riapertura dello spazio sociale il 7 dicembre 2015 e in continuità con i precedenti percorsi già avviati nella struttura, si consolidano e implementano le pratiche solidali e di mutualismo nella crisi per i nostri concittadini in difficoltà.
I servizi offerti e implementi nel corso di questi ultimi mesi si muovono essenzialmente su quattro assi portanti:
1) Area Mutualismo nella crisi con il progetto del Guardaroba Solidale Madiba:
Il progetto risponde ad alcuni bisogni primari quali vestiario, beni di prima necessità, servizio docce. Sono attualmente più di un centinaio le persone che si sono rivolte al Guardaroba, un quarto sono cittadini italiani. L’età media è di 39 anni, segno che la crisi colpisce soprattutto i giovani, mentre tra gli italiani l’età media di chi si è rivolto al servizio è più alta. Attraverso il lavoro di inchiesta sociale che stiamo conducendo cerchiamo di attivare chi si rivolge al servizio ma anche chi lo sostiene attraverso le continue donazioni, sono infatti un centinaio i cittadini riminesi che hanno sostenuto il Guardaroba Solidale Madiba. Una solidarietà che non solo non ha linea del colore, che pratica e rivendica giustizia sociale. Sono dieci le volontarie del guardaroba, tutte cittadine italiane.
2) Area Formazione/Inclusione sociale con la Scuola Popolare Madiba:
La “Scuola di italiano” si pone l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale attraverso l’apprendimento della lingua italiana con corsi di lingua tenuti da insegnanti volontari, formati e qualificati. Sono attualmente una ventina le persone che hanno attraversato i corsi, in prevalenza giovani provenienti dall’Africa sub-sahariana.
Lo “Sportello Antipanico Barattiamo conoscenze“ è invece un servizio promosso dal Collettivo studenti contro la dispersione scolastica. Pratiche di mutualismo e sostegno ai compiti per gli studenti e le studentesse che non possono permettersi ripetizioni private. Sono una ventina gli studenti che usufruiscono del servizio e partecipano attivamente al percorso. Alcuni studenti/insegnanti a supporto di chi ha delle materie da recuperare sono figli della migrazione.
3) Area Diritti di cittadinanza con gli Sportelli in rete: counseling e orientamento al lavoro, diritto all’abitare, immigrazione, salute.
Gli sportelli lavorano in sinergia e si pongono l’obiettivo di rimuovere tutti quegli ostacoli formali al pieno riconoscimento dei propri diritti. Gli Sportelli hanno lavorato in forma integrata con diversi servizi pubblici territoriali con lo scopo di promuovere l’emersione di particolari condizioni di vulnerabilità e marginalità sociale determinati dalle politiche di austerità e dai conseguenti tagli alla spesa sociale o alla precarietà e sfruttamento lavorativo. Sono cinquanta le persone che si sono rivolte ai vari sportelli attivati, di varie nazionalità e con vari bisogni: dal rinnovo del permesso di soggiorno, alle cause di lavoro, all’accompagnamento per la ricerca del lavoro. Notevole le attività dello Sportello per il diritto all’abitare legate soprattutto a nuclei famigliari sfrattati, a persone senza fissa dimora di cui un quarto sono cittadini italiani.
4) Accoglienza degna con Casa Andrea Gallo (Don) #PerlAutonomia:
La casa inaugurata il 24 dicembre 2015 nasce per rispondere al tema del diritto all’abitare e alla necessità di un luogo degno di accoglienza per i tanti homeless della città. Le attività si dividono nell’Accoglienza Degna Notturna e nello Spazio Sociale Diurno dove sono stati improntati alcuni servizi importanti come lo “Spazio d’ascolto” (attivo due volte alla settimana) e lo “Sportello Salute” con medici volontari. Tre volte alla settimana la struttura ospita attività per gli altri homeless che non vivono nella casa permettendo la ricarica dei cellulari e i servizi docce e merenda. Sono 70 le persone che hanno usufruito in questi mesi dell’accoglienza e ospitalità nella casa, di questi, venti sono cittadini italiani alcuni in situazione di grande disagio (ex alcolisti, ex detenuti, padri separati, vittime di violenza domestica). In sinergia e grazie al costante lavoro sociale dei volontari della casa sono stati promossi corsi di orientamento e formazione al lavoro e accompagnamenti specifici presso i servizi pubblici preposti.
Grazie a queste attività di supporto una decina di persone accolte ha trovato lavoro lasciando poi l’accoglienza degna, due persone sono state inserite in corsi di formazione, quattro persone hanno trovato – sempre grazie all’azione dei volontari e dei coordinatori della struttura – collocazioni abitative alternative e più congrue alla loro situazione (Residence e albergo sociale). Segnaliamo infine che sono state diverse le persone con invalidità o problematiche di salute specifiche che sono state supportate e sono tuttora accolte presso questa importante esperienza di welfare dal basso.
Un luogo che era piazza di spaccio percepito dal quartiere, prima del nostro arrivo, come insicuro e pericoloso è diventato uno spazio dove si pratica accoglienza e solidarietà. Se questo è stato possibile lo si deve anche a chi abita il quartiere, alla sensibilità e generosità delle tante attività commerciali e imprenditoriali che ci hanno sostenuto, alcune delle quali sono divenute parte attiva nelle attività che abbiamo portato avanti. Casa Madiba Network non è solo uno spazio che pratica solidarietà e risponde ai bisogni di chi è in difficoltà ma è anche un presidio di sicurezza sociale per chi questo quartiere lo abita, lo difende e lo ama.
Dalla Gente per la gente! #PrimaLePersone
CasaMadibaNetwork