Le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo tornano in piazza #EmergenzaContinua #FalsaRipartenzaAtto2

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MOBILITAZIONE NAZIONALE DI LAVORATRICI E LAVORATORI DELLO SPETTACOLO E DELLA CULTURA

SABATO 27 MARZO ore 10.30 @RIMINI – Piazza Cavour

  • Nasce la Rete PACS Professionist* Arte Spettacolo Cultura_Rimini: una risposta del nostro territorio sulla linea delle attività intraprese a livello nazionale da Professionist* Spettacolo E Cultura – Emergenza Continua ed altre preziose realtà auto-costituitesi durante la pandemia
  • Rete PACS_Rimini torna a manifestare in piazza Cavour sabato 27 marzo alle ore 11.30 in occasione della Giornata Mondiale del Teatro rimarcando l’emergenza lavorativa del settore culturale e dello spettacolo dal vivo


Veniamo a conoscenza in questi giorni, a mezzo stampa, che il Governo Draghi pensa di ritrattare la riapertura, prendendo una decisione il 20 marzo. A maggior ragione diciamo: questa eventuale riapertura non è sostenibile e, in ogni caso, lascerà indietro migliaia di lavoratrici, lavoratori, aziende e luoghi di cultura e spettacolo. Le nostre istanze sono, oggi più che mai, puntuali e necessarie.


DOCUMENTO VERSO LE MOBILITAZIONI DEL 26 E 27 MARZO 2021
Venerdì 26 e sabato 27 marzo 2021: una nuova falsa riapertura del mondo dello spettacolo.
Ancora una volta assistiamo all’ottusità delle Istituzioni che ci governano, le quali, pur di segnare un cambio di passo rispetto al Governo precedente, annunciano con grandi proclami una ripartenza di fatto impossibile. Abbiamo bisogno di serietà, non di propaganda. Abbiamo bisogno che chi ha nelle mani il presente e il futuro di migliaia di lavoratori e lavoratrici conosca il Paese reale con le sue esigenze, le sue richieste e le sue proposte.
Tante lavoratrici e tanti lavoratori stanno sopravvivendo a stento con l’elemosina delle misure tampone – completamente insufficienti – adottate dal Governo; mentre molti altri rimangono a mani vuote perché ancora incagliati nelle maglie della burocrazia, in ragione dell’atipicità delle posizioni previdenziali, dei rapporti lavorativi e delle innumerevoli declinazioni dell’intermittenza tra lavoratori subordinati e autonomi, che costituiscono la “normalità” in questo settore. Dopo un anno, la macchina burocratica non è stata neanche in grado di sciogliere i nodi legati al respingimento di legittime richieste.
È evidente che la strada dei bonus una tantum non è quella giusta: servono misure strutturali e universali di sostegno al reddito, non solo per affrontare una crisi di tale portata ma anche per allineare il paese agli standard minimi europei. Ricordiamo ancora una volta che lo spettacolo e la cultura, fra i settori più colpiti di questa pandemia, contano centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori che hanno bisogno di tutele concrete laddove l’orizzonte di una vaga stabilità non accenna a rivelarsi. Il “nuovo” governo instaurato, non prende in considerazione le istanze e le continue richieste di tavoli interministeriali, ne è dimostrazione l’ennesimo “Bando per fondi alla cultura” voluto dal Ministro Franceschini, che continua a non comprendere la strutturazione della filiera intera dello spettacolo, escludendo di fatto i fornitori dai ristori, già insufficienti.
Fino ad oggi, ogni Governo che si è succeduto ha operato per la soddisfazione degli interessi dei grandi enti, delle grandi imprese e delle fondazioni, preservando e garantendo il FUS per pochi, promettendo ristorni e garantendo poco o nulla al resto del settore.

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 Ribadiamo la necessità della tempestiva convocazione di un Tavolo Interministeriale Permanente che coinvolga lavoratrici e lavoratori del settore spettacolo e cultura, al quale siedano Ministero del Lavoro, Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell’Economia e delle Finanze e Ministero della Cultura.
Chiediamo, ancora una volta, la presa in carico da parte delle istituzioni competenti delle seguenti urgenti e necessarie richieste:

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 sblocco immediato e conseguente erogazione dei ristori rimasti in sospeso (DL ristori 5);

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 progettazione e realizzazione di tutte le misure, economiche e non, relative ai protocolli di sicurezza, necessarie a garantire una vera e totale ripartenza del settore;

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 riconoscimento dei contributi figurativi per le intere annualità 2020 e 2021 a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori del settore;

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 attuazione di una ormai necessaria riforma strutturale, formale e fattuale, del settore che tuteli realmente non solo grandi enti e grandi aziende ma anche e soprattutto lavoratrici e lavoratori;

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 concretizzazione di provvedimenti finalizzati al finanziamento e al sostegno delle piccole e medie realtà che si occupano di spettacolo e di cultura, che ad un anno dal blocco del pubblico spettacolo rischiano di chiudere e di non poter più compiere il loro fondamentale ruolo legato alla cultura di prossimità su tutto il territorio del nostro Paese;
Per questi motivi, per la dignità di tutte e tutti e per un ordinamento equo, plurale e inclusivo del settore che tuteli realmente lavoratrici e lavoratori, scenderemo in piazza il 26 e 27 marzo!La piazza è autorizzata dalla questura, quindi raggiungibile anche in zona rossa!
Scarica la tua autocertificazione e come motivazione scrivi: partecipazione presidio statico consentito ai sensi del dpcm 3/11/2020 e dpcm 2/03/2021

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