Rifugiati di serie A, rifugiati di serie B

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Nelle ultima settimana ci sono stati due nuovi ingressi nella casa. Si tratta di persone che hanno fatto un lungo viaggio e attraversato ostacoli e violenze inimmaginabili transitando lungo la Balkan Route e portandone i segni sul corpo.

Provengono da paesi come l’Afganistan o zone del Pakistan dove sono presenti gruppi terroristici legati ai Talebani. Persone che andrebbero accolte e immediatamente sostenute mentre con una prassi illegittima e del tutto arbitraria, l’Ufficio Immigrazione della Questura di Rimini li rimbalza di settimana in settimana, impedendogli così non solo la formalizzazione della richiesta di protezione internazionale, ma anche l’ingresso nei centri di accoglienza straordinari, prolungando la condizione di homelessness ed esponendo ulteriormente, persone già vittime di violenze e torture con uno stato di salute psicofisica labile, a tutte le problematiche connesse.

Noi diciamo invece WELCOME! WELCOME REFUGEES!

Insieme cercheremo di curare le cicatrici e le ferite di un’Europa sempre più stretta nella morsa, dell’indifferenza, dei nazionalismi e dei confini.La migrazione è un fenomeno strutturale, indica che molte aree del mondo sono invivibili alle persone. Militarizzare i confini non è una risposta così come lasciarle in mezzo ad una strada impedendogli di formalizzare l’istanza di protezione internazionale.

Abusi, violenze, torture, morti – la Rotta balcanica è diventata una delle vergogne più evidenti dell’Unione Europea – come ci raccontano tantə attivistə attivə lungo il confine anche dall’Italia come il progetto BURN – Health on the Move promosso da YaBasta Bologna e Laboratorio Salute Popolare.

Le persone che l’hanno attraversata e sono nella nostra città vanno accolte e vanno garantiti i loro diritti.Noi non vogliamo essere complici di questo stato di cose. Il filo spinato lo lasciamo ad altri.

Tutte le vite valgono! Una casa per tuttə ✌🏿👊🏿⚧

Ph Claudio Silighini

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