Rimini – Sciopero nazionale operatrici e operatori sociali

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VENERDì 13 NOVEMBRE 2020 SCIOPERO NAZIONALE DELLE OPERATRICI E DEGLI OPERATORI SOCIALI
– MANIFESTAZIONE PROVINCIALE A RIMINI –

Presidio itinerante:
– ore 9:30 Sit-in davanti alla Prefettura di Rimini
– ore 10:30 Speaker Corner “La scuola siamo anche noi” davanti all’Ufficio Scolastico Provinciale
– ore 11:30 Flash Mob e presidio in piazza Cavour

evento Fb: clicca qui
per info: adlcobas.rimini@gmail.com – 3482834257
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Il meccanismo delle esternalizzazioni, con appalti al massimo ribasso, e l’applicazione dei contratti del privato sociale continuano a peggiorare la qualità dei servizi, la continuità della presa in carico e della cura e le condizioni di lavoro di centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori in Italia.

Contratti ciclici, riduzione di orario, discontinuità di salario, impossibilità di accedere a forme di integrazione del reddito, ammortizzatori sociali che coprono non più del 50% della retribuzione, ore di equipe e programmazione non riconosciute, sono alcuni degli aspetti problematici e strutturali che questa crisi, non solo sanitaria, sta portando alla luce in maniera preponderante in tutti i Servizi socio-educativi e socio-sanitari.

Lo stesso vale anche in tema di tutela della salute e sicurezza nei Servizi; in questi mesi moltissime operatrici e operatori hanno continuato a prestare servizio in situazioni totalmente a rischio, per sé, per gli utenti e per la salute di tutti, per mancanza di DPI e di adeguata stesura e applicazione dei protocolli d’intervento, con rimpalli continui tra Enti pubblici ed Enti privati gestori.

Salute, salari, riconoscimento professionale di operatori e operatrici sociali sono stati attaccati da scelte politiche istituzionali discriminatorie che hanno eroso diritti sia all’utenza che alle lavoratrici e lavoratori, con ingiustificate differenze da territorio a territorio, da Servizio a Servizio, complici governo centrale, enti locali ed enti gestori.

Le numerose assemblee fatte in questi mesi con operatrici e operatori sociali di tutto il Paese ci hanno portato, il 12 settembre a Bologna, in occasione dell’assemblea nazionale della Rete Intersindacale Nazionale IOS, a dichiarare lo stato di mobilitazione permanente e decidere di costruire dal basso questa giornata di sciopero nazionale.

Lo sciopero del 13 novembre 2020 è stato indetto per chiedere la re-internalizzazione dei servizi pubblici in appalto, per chiedere pari dignità, diritti e salari del terzo settore rispetto i contratti pubblici.

Il 13 novembre sarà una giornata di sciopero per chi lavora in un servizio pubblico ma vive una condizione di discriminazione causata da appalti al ribasso, da misere paghe e diritti contrattuali minimi (Cooperative Sociali, Uneba, Aninsei e altri).

Stufi di subire vanno in sciopero lavoratrici e lavoratori che si prendono cura delle persone diversamente abili nelle scuole, nei centri diurni e residenziali, nei servizi di assistenza domiciliare, nel settore dell’accoglienza e delle povertà.

SCIOPERIAMO perché diamo il 100% nel nostro lavoro e vogliamo il 100% del salario in caso di un ulteriore lockdown, salute e sicurezza sul lavoro, continuità di reddito e diritti.

SCIOPERIAMO perché vogliamo:
– Contrastare la mercificazione del welfare e dei servizi sociali
– Costruire un processo di re-internalizzazione dei Servizi socio-educativi e socio-sanitari dati in appalto dagli enti pubblici alle cooperative sociali
– Riconoscerci attori importanti nella costruzione di ponti e progetti di autonomia ed emancipazione personale e sociale, a partire dai soggetti più fragili. Portare avanti una reale ricomposizione di categoria e unificazione delle figure professionali a partire dal ruolo sociale e lavorativo che siamo chiamati a svolgere.
– Rivendicazioni sui contratti collettivi (cooperative sociali, uneba, aninsei, etc…) che puntino al superamento della frammentazione contrattuale e all’unificazione in un unico contratto di categoria a livello del pubblico impiego
– Rivendicare il diritto alla salute e sicurezza all’interno dei Servizi, per utenti e operatrici/operatori, investimenti sulla manutenzione delle strutture e delle scuole, adeguatezza degli strumenti di lavoro, protocolli e dispositivi di protezione.

Per la Provincia di Rimini ADL Cobas e la Rete educatori\educatrici della provincia di Rimini hanno lanciato la MANIFESTAZIONE con Presidio itinerante, alle 9:30 Sit-in davanti alla Prefettura, alle 10:30 Presidio e Speaker Corner “La Scuola siamo anche noi” davanti all’Ufficio Scolastico Provinciale, alle 11:30 Presidio/Flash Mob in Piazza Cavour

Diamo il 100%. Vogliamo il 100% di salute, salario e qualità dei servizi.

Ha indetto lo sciopero la Rete Intersindacale nazionale Operatori Sociali:
ADL COBAS
COBAS Lavoro privato
SGB Sindacato Generale di Base�SIAL COBAS
COBAS Coop Sociali Roma
COBAS AsacomScuola
COMITATO romano AEC
SOCIAL WORKERS
EDUCATORI e operatori sociali Monza e Brianza
EDUKI – Collettivo educatrici educatori Reggio Emilia
RETE educatori/educatrici Rimini
Educatori Uniti contro i tagli (Bologna)
ASSEMBLEA Autoconvocata lavoratori/trici del sociale di Firenze

Aderiscono
OPERATORI sociali Varesotto
USI-CIT Educazione
USI-CIT Cooperative sociali
RSA USI Consorzio Servizi Sociali Olgiatese
RETE Operatori sociali La Spezia
OPERATORI Sociali Autorganizzati Perugia
CLAP
SINALP Operatori Sociali Sicilia
Operatori Sociali Mantova
CUB SANITA’ Segreteria Nazionale
Attac Italia

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