Una grande partecipazione che chiede risposte certe prima dell’inizio dei lavori

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Quello che sta avvenendo nel piazzale antistante a Casa madiba, con il cantiere che il Comune vuole realizzare negli spazi esterni, abbattendo circa 250 mq di magazzini, rimanda ad un conflitto latente, quello tra la città merce e la città della cura, quindi a qualcosa che ci riguarda tuttə e riguarda il futuro di quest’area urbana, dell’ecosistema che qui faticosamente abbiamo costruito in questi ultimi 10 anni.

Da due settimane siamo sballottatə da un incontro ad un altro, da un sopralluogo ad un altro, come sabato mattina, dove oltre a disperdere inutili forze ed energie, ci troviamo immersə dentro tensioni continue che proprio l’azione del Comune sta producendo anche rispetto al tema della residenzialità, senza risposte concrete e certe per la continuità delle nostre progettualità.

Per questo chiediamo le dimissioni dell’Assessore al sociale, inadeguato al ruolo che ricopre, vista la responsabilità di aver acceso tensioni e conflitti anche tra le persone residenti, che a loro volta stanno subendo questa decisione calata dall’alto con una scorrettezza enorme da parte di un’amministrazione comunale che ha sbagliato completamente i tempi e le modalità e quindi è completamente in errore.
Per questo chiediamo un incontro con il Sindaco, che deve metterci la faccia in questa partita e trovare soluzioni vista l’iniziativa unilaterale che ha messo in campo.

Solo grazie alla nostra attivazione e mobilitazione collettiva siamo riuscitə ad ottenere un rinvio del cantiere di almeno una settimana, ma continueremo tutti i giorni, come questa mattina, a presidiare gli spazi finché non avremo risposte certe rispetto alla richieste che abbiamo avanzato e che qui di seguito riepiloghiamo:

🔸 l’apertura di un passaggio con realizzazione di una porta dove attualmente c’è una serranda per mantenere la comunicazione tra Casa Madiba e Casa Don Gallo;

🔸 l’utilizzo di tutto il piazzale dell’area Forlani per le attività sociali e culturali che si svolgevano nel piazzale oggetto del cantiere;

🔸 l’apertura di un passaggio ciclopedonale che mantenga il collegamento da via Dario Campana a via De Warthema e PARCO XXV Aprile, collegamento che sarà interrotto dal cantiere, come richiesto anche dalla popolazione residente nell’area che sta facendo peraltro un volantinaggio a riguardo;

🔸 pedonalizzazione del piazzale attualmente utilizzato a parcheggio, antistante all’ingresso di Casa Madiba;

🔸 accessibilità e ingresso sul piazzale Forlani utilizzando le due cancellate telecomandate pertinenti ai parcheggi di Romagna Acque e AMIR;

🔸 utilizzo del parcheggio della scuola di musica da mettere a disposizione anche per i parcheggi che verranno meno per le persone residenti, lavoratorə e fruitorə dello spazio;

🔸 utilizzo del magazzino al piano terra dello stabile di Casa Madiba per lo stoccaggio dei beni presenti negli spazi che saranno abbattuti dal cantiere (magazzini posti nell’area del Varco).

Senza risposte certe alle richieste sopra elencate non saremo in grado di svolgere le attività come ora e di renderle facilmente fruibili, sicure e attraversabili e quindi il cantiere non potrà partire. Alla faccia delle dichiarazioni sempre amichevoli nei nostri confronti da parte del Corriere Romagna, che di giornalismo oramai ha ben poco.

Ma come dicevamo la questione è molto più ampia e non si riduce a questo cantiere ma riguarda il futuro di questo spazio, riguarda uno spazio di possibilità per quest’area urbana e per questa città che dobbiamo difendere, preservare e proteggere da un’azione istituzionale autoritaria e arbitraria. Per questo la questione riguarda anche il tema del futuro di Casa Madiba e la sua stessa esistenza, essendo il cuore pulsante da cui ha preso vita questo ecosistema. Ma di questo avremo occasione di parlarne e tornarci nei prossimi giorni, visto che coinvolge anche altri Assessorati.

In gioco non c’è solo il futuro delle attività che si svolgevano nel piazzale o di uno spazio sociale, ma quello dell’intera area di via Dario Campana; di tutte le attività sociali, solidali e culturali che negli anni hanno rianimato quel pezzettino di territorio urbano; di una fitta e dinamica rete informale ma anche associativa in grado di realizzare progetti e iniziative su vari fronti e in maniera autonoma e autofinanziata; di un modo di concepire la politica e la cultura come spazio di partecipazione democratica.

La straordinaria partecipazione vista oggi fin dalle prime ore del mattino è un bel segnale in questo senso.
Ci vediamo mercoledì dalle ore 16.00 per ★I Custodi del Cibo★ Mostra/Mercato dei Produttori Indipendenti, dalle ore 19 sarà attiva la Cucina & Pizzeria sociale IL VARCO Rimini.

ℹ️ Per approfondire sul tema del centro servizi:
https://www.casamadiba.net/…/percorso-partecipato-zero…/

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casamadiba.net

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