26luglio23 – “L’Europa in camicia nera. L’estrema destra dagli anni Novanta a oggi” presentazione del libro e BENEFIT spese legali

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Mercoledì 26 Luglio ore 18.30 all’interno della mostra mercato I custodi del cibo

Presentazione del libro “L’Europa in camicia nera. L’estrema destra dagli anni Novanta a oggi”
di e con Elia Rosati

& a seguire Benefit Spese legali con la Pizzeria Sociale IL VARCO!

IL LIBRO
Date le modifiche cui è andato incontro il concetto di destra nel mondo e nella storia, anche quello di estrema destra è cambiato più volte. Ne L’Europa in camicia nera lo storico Elia Rosati prova a delineare come si siano evolute, trasformate o riorganizzate le destre radicali europeo-occidentali dagli anni Novanta a oggi. E ciò ponendo in rilievo come le culture politiche neofasciste/neonaziste, identitarie, reazionarie e tradizionaliste cattoliche abbiano affrontato e cavalcato l’impatto dei fenomeni globali, della nascita dell’Unione Europea e delle crisi economico-finanziarie sulla società europea. Il risultato è uno studio storico estremamente accurato e stimolante che guida il lettore nelle pieghe più oscure delle nostre società per cercare le radici del “fascismo del terzo millennio”.

IL BENEFIT
Dalle ore 19 sarà attiva la Pizzeria sociale “Il Varco”, il ricavato della serata e delle attività di autofinanziamento andrà a sostenere le spese legali degli e delle attivist* di Casa Madiba Network coinvolt* nel processo per i fatti avvenuti il 26 marzo 2016 in occasione del presidio dei suprematisti bianchi davanti alla Conad di via Dario Campana.

L’AUTORE
Elia Rosati svolge attività didattica e di ricerca presso la Facoltà di Scienze Politiche e il Dipartimento di Studi Storici dell’Università degli Studi di Milano. Da diversi anni si occupa di neofascismo italiano ed europeo-occidentale collaborando con giornali, riviste scientifiche e media indipendenti. Tra le sue recenti pubblicazioni: Storia di Ordine Nuovo (con A. Giannuli, 2017); CasaPound Italia (2018); Dopo le bombe (con A. Giannuli, D. Conti et al., 2019).

L’antifascismo non si condanna, si pratica e diffonde!

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