#RiminiSummerPride: Per il diritto di essere come si è, nel posto dove si decide di vivere

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La nostra adesione al Rimini Summer Pride Parade 2018 anche quest’anno sarà nello PRIDE OFF – spezzone transfemminista queer al Pride di Riminiche abbiamo contribuito a realizzare insieme al collettivo PRIDE OFF.
First pride was a riot!
A NY, il 27 giugno del ’69, in un locale chiamato Stonewall inn, uno dei pochi dove la comunità lgbt si poteva incontrare, fece irruzione la polizia(essere gay era illegale in 48 stati americani) a cominciò ad arrestare le persone.
Ci sono molte versioni su cosa scatenò la rivolta quella sera, l’urlo di una donna, un lutto per la comunità gay, l’oltraggio di essere picchiati nell’unico posto dove ci si poteva abbracciare.
Di sicuro però c’è un fatto, quello che successe nei 5 giorni successivi cambio per sempre la lotta per i diritti civili, perché quella sera si reclamò il diritto alla diversità e all’autodeterminazione.
Quello che domani al Pride di Rimini è anche questo, la libertà è la voglia di essere diversi, in questo stato di cose dove normalità è chiudere i porti e far annegare la gente in mare.
Dove è normale sentire frasi tipo meglio morti che nel mio paese.
Normalità è sparare per strada a bambini rom e persone di colore.
Spezzare un braccio a un cingalese che non parla italiano al telefono (Milano).
Dove è normale che Lega, M5s e FI e Pd abbiano votato una porcheria a voto unanime (266 a favore, 4 contrari, 1 astenuto) come la cessione di 12 motovedette alla Libia, paese che non rispetta i basilari diritti umani. Dove è normale che uno come Martina indossi la maglietta rossa ( penoso).
Normale che un’insegnante perda il lavoro per aver dato dell’assassino a un poliziotto che poco prima aveva manganellato violentemente delle persone in un corteo, mentre un insegnante che afferma a un’intera classe che dove vive lui i froci li cercano e li riempiono di botte non fa notizia più di tanto.
Dove è normale per persone lgbtqia+ sentirsi dire che non esistono, e che il loro amore, 1la loro vita e i loro diritti sono di serie b.
Dove si insegna ai bambini e alle bambine l’odio per il diverso.
Dove Normale è diventato dover accettare contratti di lavoro senza diritti e senza tutele e senza giusta retribuzione, schiavizzati dai nuovi sistemi di sfruttamento ormai legalizzati, altroché il decreto dignità.
La normalità di una media di 3 femminicidi al giorno.
Dove è normale pensare che una donna che subisce violenza deve dimostrare di non essere ubriaca, di non essere vestita in maniera provocatoria, di aver detto NO in modo abbastanza forte…
Rivendichiamo dunque il nostro diritto a essere diversi, di schierarci, di esprimere dissenso, di partecipare alla costruzione di un mondo che contenga molti mondi.
Di stare dalla parte delle donne e della loro lotta per l’autodetrminazione, dalla parte dei migranti che lottano per il diritto a una vita degna, dalla parte dei lavoratori e delle lavoratrici che pretendono un lavoro dignitoso e giusto, dalla parte della comunità lgbtqia+.
Per il diritto di essere come si è, nel posto dove si decide di vivere.
#DirittiSenzaConfini #RisaccaPride #PrideOff

Leggi il manifesto ‘Il Pride che vorremmo’ a questo link: https://bit.ly/2uFr4Ll

picture credits: instagram.com/neviera_e

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