Dimissioni del Garante dei detenuti: a Davide Grassi la nostra solidarietà

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Esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza a Davide Grassi che si è dimesso da Garante dei diritti delle persone private della libertà personale, a causa dell’impossibilità di svolgere in maniera INDIPENDENTE e in AUTONOMIA il proprio compito.

Siamo abituati anche noi a subire attacchi di ogni genere, la vicenda uscita sul Resto del Carlino qualche settimana fa, rispetto al fatto che Casa Madiba chiedeva soldi agli ospiti, ne è un esempio.

L’Amministrazione Comunale dimostra anche in questo caso di avere un atteggiamento molto autoritario. Gli spazi della democrazia si riducono, tutto si muove sull’azzeramento della critica e/o in attacchi personali di natura diffamatoria, per aver mal sopportato la richiesta di autonomia, la possibilità di avere servizi necessari per poter lavorare e rispondere in maniera degna ai bisogni dei cittadini reclusi e dei loro famigliari.

Qualche settimana fa si è tenuto, presso il Villino Ricci, un incontro fra l’Associazione senegalese, attivist* di Casa Madiba e l’Associazione Papillon proprio per affrontare il tema dei detenuti stranieri e sarebbe stato nostro impegno contattare l’Avv. Grassi per poter dar seguito ad alcune necessità emerse in quell’incontro.

Crediamo che la città e i detenuti della Casa Circondariale di Rimini abbiano perso un professionista che avrebbe potuto far emergere aspetti spesso trascurati della situazione carceraria riminese, oltre che contribuire ad un fattivo miglioramento della situazione dei detenuti, soprattutto ora che il carcere è sempre più discarica sociale.

Salutiamo le dimissioni di Davide Grassi con le parole di Don Gallo, pronunciate in occasione del corteo che si era tenuto a Trieste nel 2009, dove si stava svolgendo la V Conferenza Nazionale sulle Droghe:

“Da tutti i movimenti un saluto a chi è recluso nel carcere. Vorremmo dire che stiamo lottando per liberarci dalla necessità del carcere. È veramente un abominio il carcere che diventa una discarica sociale. Noi vogliamo che ad un certo punto si apra un istituto e via via dei vari percorsi di aiuto a seconda dei reati. Stiamo lottando anche per voi, per i diritti di tutti.”

Massima solidarietà a chi lotta a testa alta e senza compromessi per i diritti degli ultimi.

CASA MADIBA NETWORK

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