Ex pensione Aurum: UNA CASA PER TUTT* Basta Lavoro POVERO!

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In questi ultimi giorni a ridosso dello sgombero dell’ex albergo Aurum siamo stati contattati da un abitante della struttura per avere un sostegno rispetto all’individuazione di soluzioni per le persone che ancora non avevano trovato un’alternativa.
Ci siamo subito attivati tramite i nostri canali con i servizi sociali del Comune di Rimini e lo Sportello Sociale affinché venissero improntate immediatamente delle soluzioni a tutela delle persone ancora presenti e senza alternative, tutte residenti da anni nel Comune di Rimini e lavoratori (molti stagionali) del territorio. Erano 5 le persone presenti all’interno dello stabile che non avevano individuato un alloggio alternativo e che hanno tutte trovato una soluzione temporanea presso alcune strutture di accoglienza della città.
Nessuno è rimasto senza un tetto, questo ci sembra già una prima risposta dignitosa non certo una soluzione però al problema del grave disagio abitativo che colpisce sempre più spesso un numero variegato di persone nella nostra città.
La situazione dell’Aurum va avanti da diversi anni e ci mostra come per i lavoratori poveri e migranti, in particolare dell’Africa subsahariana, non ci sia possibilità di avere un’abitazione degna nel nostro territorio, a causa da un lato di un razzismo sempre più manifesto che si traduce in “non affitto agli stranieri e soprattutto ai neri”, dall’altro a causa del lavoro povero e spesso sfruttato che svolgono queste persone, con un salario che non permette di stare sul mercato di locazione privata ovvero di affittarsi una casa o una camera con continuità. L’esperienza di Casa Don Andrea Gallo Rimini #perlautonomia e le lotte per la casa che hanno portato alla sua conquista (e di cui noi ci sentiamo parte integrante) sono state a nostro avviso una prima parziale vittoria, ma il problema non è risolto ma ancora presente.
A questo proposito i processi speculativi di privatizzazione e gestione dello spazio pubblico in atto in particolare in alcune zone della città (si pensi per es. a quanto sta accadendo nel borgo San Giuliano, con il proliferare di dehors dei ristoranti nelle piazzette prima pubbliche e utilizzate dai residenti e ora privatizzate e trasformate in dependance dei locali ma anche al regolamento di polizia urbana) e nessun investimento e problematicizzazione rispetto alle forme di lavoro gravemente sfruttato che sostengono i meccanismi di turifisticazione, non fanno che aumentare questi disagi e queste disuguaglianze nell’accesso al diritto alla casa.
Il lavoro povero nel turismo e nell’agricoltura rappresenta una piaga per la Costa Romagnola e per Rimini che va affrontata e risolta. Fino a quando le retribuzioni saranno di 2 o 3 euro all’ora saranno sempre di più le persone espulse dal mercato di locazione privato autoctone e straniere, costrette a soluzioni di fortuna o sovraffollate con tutte le problematiche che questo comporta.
Ancora una volta vogliamo segnalare una nota di demerito per come viene raccontato sulla stampa questo episodio, con la spettacolarizzazione dell’immigrato/bestia e tutta la retorica accessoria anziché del disagio abitativo che colpisce alcuni gruppi sociali e persone nella città.
Per quanto ci riguarda anche questo è razzismo e odio verso i più deboli, lo stesso che troviamo nelle parole quotidiane di un Ministro della Repubblica, ed è inaccettabile.
Per questo esprimiamo la massima solidarietà a tutti gli abitanti della pensione Aurum e a tutte le persone senza casa in cammino per una vita degna.
Nessuno deve rimanere solo! Non siete soli!
UNA CASA PER TUTT*

Ps: Ricordiamo a tutt* che è sempre attivo lo Sportello per il diritto alla Casa per avere un appuntamento chiamare il numero 349 9745299. L’orario e il giorno lo decidiamo insieme.

Sportello per il diritto all’abitare ADL Cobas Emilia Romagna

Campagna Una Casa Per Tutt* 

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