Rinviato nuovamente l’avvio dei lavori. L’ecosistema chiede un impegno serio sulle proposte avanzate

condividi su:

Questa mattina una nuova mobilitazione popolare e trasversale molto partecipata ha impedito che il cantiere per la realizzazione del centro servizi fosse avviato così come aveva annunciato l’Assessore durante il sopralluogo dello scorso lunedì.

Come gli ailanti, nati spontaneamente sul piazzale intitolato a Ebere, Bafode e Romanus (di cui tra un mese ricorre l’anniversario della morte, avvenuta a Foggia nella strage dei braccianti agricoli) anche questa mattina abbiamo preservato il nostro ecosistema ibrido autogestito e progettuale. Un ecosistema frutto di un’opera di rigenerazione urbana nel vero e più autentico senso della parola, dove da 10 anni si sono avviati interventi sociali e culturali volti all’attivazione e capacitazione delle persone in condizione di homelessness, accendendo una luce nell’area urbana, aprendo le finestre e creando spazi di ascolto che mettessero al centro i bisogni e le necessità di tutti gli attori sociali presenti nell’area, residenti in primis.

Per preservare questo ecosistema dal 13 giugno scorso, quando ci è stato comunicato da parte del Comune l’avvio dei lavori senza nessuna opzione differente, una Comunità molteplice e ibrida, si è attivata con determinazione in direzione espansiva affinchè venissero recepite da parte del Comune le richieste presentate, imponendo anche un ripristino del galateo istituzionale: questo vuol dire che se il Comune di Rimini vuole partire con un cantiere deve fare un PRE ACCORDO SCRITTO ufficiale con le realtà sociali qui presenti, dove prende degli impegni seri sulle richieste che abbiamo avanzato.

Ci devono mettere la faccia, Sindaco e giunta, anche rispetto all’appello (https://chng.it/sttBSnBL) che ha già superato le 1.300 firme e che chiede al Sindaco di essere garante di un incontro operativo che possa trovare una soluzione che salvaguardi e valorizzi l’esperienza di Casa Madiba Network e Casa Gallo. E in questo impegno scritto va inserito anche l’aspetto relativo al percorso partecipato (Madi-Marecchia e Zero Homeless) che già è in atto sugli spazi interessati dai lavori del centro servizi, e che coinvolge la comunità territoriale che si è generata intorno a questo ecosistema, al fine di deciderne l’uso e le funzionalità plasmandole ai bisogni di questa comunità e non di soggetti estranei ed esterni che nulla sanno degli equilibri delicati generati in questi anni che hanno consentito di evitare la creazione di ghetti e conflitti distruttivi.

Con la pro-attività delle coccinelle e la tenacia degli ailanti continueremo a costruire i prossimi passi, nella direzione di una città della cura e dell’interdipendenza.

🌿 Continua la raccolta firme: https://chng.it/sttBSnBL

🌿 Canale Telegram CASA MADIBA NETWORK https://t.me/+dXpjwE2vuGhlODE8

_______
casamadiba.net

condividi su: